lunedì 7 gennaio 2013

Crisi, il Papa: non rassegnarsi allo spread del benessere sociale. Aborto, il Papa: non alterare equilibrio fra diritti delle madri e dei figli. Rispettare il diritto all'obiezione di coscienza (Izzo)


CRISI: PAPA, NON RASSEGNARSI ALLO SPREAD DEL BENESSERE SOCIALE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 gen. 

"Se preoccupa l'indice differenziale tra i tassi finanziari, dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre piu' ricchi, e molti, irrimediabilmente piu' poveri". 
Lo afferma Bendetto XVI nel discorso d'inizio anno al Corpo Diplomatico, nel quale chiede ai governanti di "non rassegnarsi allo 'spread del benessere sociale', mentre si combatte quello della finanza" e di "resistere alle tentazioni degli interessi particolari e a breve termine, per orientarsi piuttosto in direzione del bene comune".
Per il Papa, "l'Unione Europea ha bisogno di Rappresentanti lungimiranti e qualificati, per compiere le scelte difficili che sono necessarie per risanare la sua economia e porre basi solide per il suo sviluppo". "Da soli - rileva - alcuni Paesi andranno forse piu' veloci, ma, insieme, tutti andranno certamente piu' lontano". "Inoltre - conclude Benedetto XVI citando il proprio Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2013 - e' urgente formare i leaders, che, in futuro, guideranno le istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali". 

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ABORTO: PAPA, NON ALTERARE EQUILIBRIO TRA DIRITTI MADRE E FIGLI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 gen. 

"La Chiesa Cattolica non intende mancare di comprensione e di benevolenza, anche verso la madre. Si tratta, piuttosto, di vigilare affinche' la legge non giunga ad alterare ingiustamente l'equilibrio fra l'eguale diritto alla vita della madre e del figlio non nato". 
Tiene a precisarlo Benedetto XVI che torna a ribadire nel discorso d'inizio anno al Corpo Diplomatico - pur con linguaggio assai pacato - che "l'aborto diretto, cioe' voluto come un fine o come un mezzo, e' gravemente contrario alla legge morale". 
Secondo il Pontefice "per essere autentica, la difesa dei diritti deve, al contrario, considerare l'uomo nella sua integralita' personale e comunitaria".
"Purtroppo, soprattutto nell'Occidente, vi sono - denuncia il Papa tedesco - numerosi equivoci sul significato dei diritti umani e dei doveri ad essi correlati. Non di rado i diritti sono confusi con esacerbate manifestazioni di autonomia della persona, che diventa autoreferenziale, non piu' aperta all'incontro con Dio e con gli altri, ma ripiegata su se stessa nel tentativo di soddisfare i propri bisogni". "In questo campo - rileva Benedetto XVI - la recente decisione della Corte Interamericana dei Diritti Umani relativa alla fecondazione in vitro, che ridefinisce arbitrariamente il momento del concepimento e indebolisce la difesa della vita prenatale, e' ugualmente fonte di preoccupazione Allo stesso tempo, constato con tristezza che, in diversi Paesi, anche di tradizione cristiana, si e' lavorato per introdurre o ampliare legislazioni che depenalizzano o liberalizzano l'aborto".
Benedetto XVI confida infine agli ambasciatori di essersi "rallegrato" per il fatto che "una Risoluzione dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, nel gennaio dello scorso anno, abbia chiesto la proibizione dell'eutanasia, intesa come uccisione volontaria, per atto o omissione, di un essere umano in condizioni di dipendenza". "Sempre di nuovo - continua il Papa teologo - la costruzione della pace passa per la tutela dell'uomo e dei suoi diritti fondamentali". "Tale impegno, seppure con modalita' e intensita' diverse, interpella - scandisce - tutti i Paesi e deve costantemente essere ispirato dalla dignita' trascendente della persona umana e dai principi iscritti nella sua natura". "Fra questi - conclude - figura in primo piano il rispetto della vita umana, in ogni sua fase". 

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PAPA: RISPETTARE IL DIRITTO ALL'OBIEZIONE DI COSCIENZA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 gen. 

"Per salvaguardare effettivamente l'esercizio della liberta' religiosa e' essenziale rispettare il diritto all'obiezione di coscienza". 
Lo ricorda Benedetto XVI ai 179 ambasciatori accreditati in Vaticano. Secondo il Papa, "questa frontiera della liberta' tocca dei principi di grande importanza, di carattere etico e religioso, radicati nella dignita' stessa della persona umana. 
Essi sono come i muri portanti di ogni societa' che voglia essere veramente libera e democratica". "Pertanto - condanna Ratzinger - vietare l'obiezione di coscienza individuale ed istituzionale, in nome della liberta' e del pluralismo, paradossalmente aprirebbe invece le porte proprio all'intolleranza e al livellamento forzato".  "Difendiamo il diritto all’obiezione di coscienza degli individui e delle istituzioni, promuovendo la liberta' e il rispetto per tutti", ha poi riassunto lo stesso Papa Ratzinger nei 140 caratteri di un tweet lanciato dall'accounto @Pontifex al termine dell'incontro con o diplomatici. 

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Intanto la Chiesa si prepari alla vendetta politica di qualcuno per cui fino allo scorso anno la famiglia uomo donna era sbandierata come valore, ora e' favorevole al contrario e al cambiamento del codice civile in parlamento. C'è da aspettarsi che il voltafaccia riguarderà anche altri temi