domenica 6 gennaio 2013

Il Papa a 100mila fedeli: scusate il ritardo, ho ordinato quattro vescovi. Per gli Ortodossi domani è Natale, ci unisce la Vergine Maria (Izzo)

PAPA: AI FEDELI, SCUSATE IL RITARDO HO ORDINATO 4 VESCOVI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 gen. 

"Scusate il ritardo, questa mattina ho ordinato 4 nuovi vescovi, e la celebrazione e' durata un po' di piu'". Con queste parole Benedetto XVI si e' rivolto ai circa 100mila fedeli che gremivano questa mattina piazza San Pietro e piazza Pio XII in occasione della festa dell'Epifania. 
L'Angelus e' iniziato infatti con oltre 15 minuti di ritardo.
"Due dei nuovi vescovi - ha poi informato il Pontefice sempre rivolto ai fedeli - rimarranno al servizio della Santa Sede, e gli altri due partiranno per essere Rappresentanti Pontifici presso due Nazioni". "Preghiamo - ha chiesto - per ciascuno di loro, per il loro ministero, e perche' la luce di Cristo risplenda nel mondo intero". Nelle diverse lingue Ratzinger ha poi salutato i neo presuli: in tedesco monsignor Georg Gaenswein, suo segretario particolare, eletto arcivescovo titolare di Urbisaglia e nominato anche prefetto della Casa Pontificia, in italiano monsignor Angelo Vincenzo Zani, storico direttore dell'Ufficio scuola della Cei, eletto arcivescovo titolare di Volturno e nominato segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, in inglese monsignor Fortunatus Nwachukwu, il prelato nigeriano gia' capo del protocollo della Segreteria di Stato, eletto arcivescovo titolare di Acquaviva e nominato nunzio apostolico in Nicaragua, e in francese monsignor Nicolas Henry Marie Denis Thevenin, eletto arcivescovo titolare di Eclano e nominato nunzio apostolico in Guatemala. 

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PAPA: PER ORTODOSSI DOMANI E' NATALE, CI UNISCE LA VERGINE MARIA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 6 gen. 

"Domani le Chiese d'Oriente che seguono il calendario giuliano celebreranno il Natale del Signore". Benedetto XVI ha voluto ricordarlo salutando i circa 100mila fedeli che gremivano piazza San Pietro e piazza Pio XII per il tradizionale appuntamento dell'Angelus
"Nella gioia della fede comune rivolgo a esse il mio piu' cordiale augurio di pace, con uno speciale ricordo nella preghiera", ha detto sottolineando che per noi oggi e' invece "l'Epifania del Signore, la sua manifestazione alle genti". E che le due feste celebrano entrambe anche la grande fede della Vergine Maria.
Secondo il Papa, "questa leggera differenza, che fa sovrapporre i due momenti, fa risaltare che quel Bambino, nato nell'umilta' della grotta di Betlemme, e' la luce del mondo, che orienta il cammino di tutti i popoli. E' un accostamento che fa riflettere anche dal punto di vista della fede: da una parte, a Natale, davanti a Gesu', vediamo la fede di Maria, di Giuseppe e dei pastori; oggi, nell'Epifania, la fede dei Magi, venuti dall'Oriente per adorare il re dei Giudei". "La Vergine Maria, insieme con il suo sposo - ha spiegato - rappresentano il ceppo di Israele, il resto preannunciato dai profeti, da cui doveva germogliare il Messia: un nucleo di Israele, il popolo che conosce e ha fede in quel Dio che si e' rivelato ai Patriarchi e nel cammino della storia". "Questa fede - ha osservato il Pontefice teologo - raggiunge il suo compimento in Maria, nella pienezza dei tempi; in lei, "beata perche' ha creduto", il Verbo si e' fatto carne, Dio e' apparso nel mondo". "La fede di Maria - ha quindi scandito Papa Ratzinger - diventa la primizia e il modello della fede della Chiesa, Popolo della Nuova Alleanza. Ma questo popolo e' fin dall'inizio universale, e questo lo vediamo oggi nelle figure dei Magi, che giungono a Betlemme seguendo la luce di una stella e le indicazioni delle Sacre Scritture". Cosi', "la fede di Maria puo' essere accostata a quella di Abramo: e' il nuovo inizio della stessa promessa, dello stesso immutabile disegno di Dio, che trova ora il suo pieno compimento in Gesu' Cristo. E la luce di Cristo e' cosi' limpida e forte che rende intelligibile sia il linguaggio del cosmo, sia quello delle Scritture, cosi' che tutti coloro che, come i Magi, sono aperti alla verita' possono riconoscerla e giungere a contemplare il Salvatore del mondo". 

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