PAPA: CON MOTU PROPRIO CONFERMA NUOVE COMPETENZE DICASTERI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 gen.
Con due Lettere apostoliche in forma di Motu Proprio, Benedetto XVI ha confermato oggi il trasferimento della competenza sui Seminari alla Congregazione per il Clero, guidata dal cardinale Mauro Piacenza, e la competenza sulla Catechesi al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, guidato dall'arcivescovo Rino Fisichella. Il riordino era stato annunciato dal Papa stesso lo scorso 27 ottobre, a conclusione dei lavori del Sinodo sulla nuova evangelizzazione.
Con il Motu Proprio "Ministrorum institutio", Benedetto XVI - valutando la rilevanza della formazione sacerdotale e il fatto che essa include sia quella da impartire "ai futuri ministri del Signore" che quella permanente - affida alla Congregazione per il Clero "la promozione e il governo di tutto cio' che riguarda la formazione, la vita e il ministero dei presbiteri e dei diaconi: dalla pastorale vocazionale e la selezione dei candidati ai sacri Ordini, inclusa la loro formazione umana, spirituale, dottrinale e pastorale nei Seminari e negli appositi centri per i diaconi permanenti, fino alla loro formazione permanente, incluse le condizioni di vita e le modalita' di esercizio del ministero e la loro previdenza e assistenza sociale". Con questo Motu Proprio, la Congregazione per per i Seminari e gli Istituti di Studi torna alla precedente denominazione di Congregazione per l'Educazione Cattolica confermando la sua competenza per l'ordinamento degli studi accademici di filosofia e di teologia, "sentita la Congregazione per il Clero, per quanto di rispettiva competenza".
E quest'ultima assume "quelle materie che riguardano i presbiteri e i diaconi del clero secolare in ordine sia alle loro persone, sia al loro ministero pastorale, sia a cio' che e' loro necessario per l'esercizio di tale ministero, ed in tutte queste questioni offre ai vescovi l'aiuto opportuno" e "assiste i vescovi perche' nelle loro Chiese siano coltivate col massimo impegno le vocazioni ai ministeri sacri e nei seminari, da istituire e dirigere a norma del diritto, gli alunni siano adeguatamente educati con una solida formazione sia umana e spirituale, sia dottrinale e pastorale".
Il dicastero diretto dal cardinale Piacenza dovra' - scrive il Papa -vigilare attentamente perche' la convivenza ed il governo dei seminari rispondano pienamente alle esigenze dell'educazione sacerdotale ed i superiori e docenti contribuiscano, quanto piu' e' possibile, con l'esempio della vita e la retta dottrina alla formazione della personalita' dei ministri sacri. Ad essa spetta, inoltre, di erigere i seminari interdiocesani e di approvare i loro statuti". Anche la Pontificia Opera delle Vocazioni Sacerdotali e' trasferita presso la Congregazione per il Clero e la Commissione interdicasteriale "Per una distribuzione piu' equa dei sacerdoti nel mondo" e' soppressa.
Con il Motu Proprio "Fides per doctrinam", il Papa trasferisce poi la competenza sulla Catechesi dalla Congregazione per il Clero al nuovo Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Al dicastero di monsignor Fisichella spettera' dunque la cura e promozione della formazione religiosa dei fedeli; la facolta' di emanare norme opportune perche' l'insegnamento della Catechesi sia impartito in modo conveniente secondo la costante tradizione della Chiesa; il compito di vigilare perche' la formazione catechetica sia condotta correttamente secondo le indicazioni espresse dal Magistero; la facolta' di concedere la prescritta approvazione della Sede apostolica per i catechismi e gli altri scritti relativi all'istruzione catechetica, con il consenso della Congregazione per la Dottrina della Fede e, infine, il compito di assistere gli uffici catechistici delle Conferenze Episcopali seguendo e coordinando le loro attivita'.
Le nuove disposizioni completano quelle contenute nel Motu Proprio "Ubicumque et semper" con il quale Papa Ratzinger aveva creato nel 2010 il nuovo Dicastero per l'evangelizzazione assegnandogli anche il compito di promuovere l'uso del "Catechismo della Chiesa Cattolica" del 1992, "quale formulazione essenziale e completa del contenuto della fede per gli uomini del nostro tempo".
"La fede - spiega il Papa nel testo in latino - ha bisogno di essere sostenuta per mezzo di una dottrina capace di illuminare la mente e il cuore dei credenti" ed "e' compito particolare della Chiesa mantenere vivo ed efficace l'annuncio di Cristo anche attraverso l'esposizione della dottrina che deve nutrire la fede". Tutto cio', sottolinea Radio Vaticana, "in linea con gli insegnamenti conciliari e con il Magistero di Paolo VI e Giovanni Paolo sullo stretto nesso tra processo di evangelizzazione e insegnamento catechetico" affermato dall''Esortazione apostolica "Evangelii Nuntiandi" del 1976 e daI Sinodo dei vescovi sulla Catechesi del 1985.
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