lunedì 21 gennaio 2013

Il Papa riceve il card. Bagnasco in vista del Consiglio Permanente. Vicariato: i ragazzi danneggiamo i Presepi se non hanno un padre vicino (Izzo)


PAPA: RICEVE CARDINALE BAGNASCO IN VISTA DEL CONSIGLIO PERMANENTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 21 set. - Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienza il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, che - come e' prassi - gli ha sottoposto il testo della prolusione con la quale aprira' lunedi' prossimo, 28 settembre, aprira' il Consiglio Episcopale Permanente. Un testo per il quale c'e' molta attesa in vista delle elezioni politiche di febbraio. 

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VICARIATO: RAGAZZI DANNEGGIANO PRESEPI SE NON HANNO PADRE VICINO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 21 gen. 

"Quando non c'e' un padre che ti accompagna, evidentemente non c'e' nemmeno l'idea di che cosa ci sia di sacro nella vita". Don Maurizio Mirilli, direttore della Pastorale Giovanile del Vicariato di Roma, commenta cosi' alla Radio Vaticana il fenomeno dei presepi vandalizzati da adolescenti in Italia, denunciato dal settimanale del Corriere della Sera, "Sette" che parla di centinaia di casi. 
"Questi ragazzi - rileva il sacerdote - non sono abituati a confrontarsi con il calore familiare", per questo non attaccano gli alberi di Natale, ma le mangiatoie con il Bambino Gesu': "distruggere quel bambino e' anche esprimere questo disagio".
"Questi ragazzi - osserva don Mirilli - vivono proprio l'assenza educativa soprattutto paterna, del padre terreno e, ovviamente, a maggior ragione, sentono l'assenza del Padre celeste. 
Non sanno che c'e' un Padre celeste che li accoglie, che si e' fatto bambino proprio per accoglierli". 
"Loro forse non riescono a comprenderlo perche' non c'e' nessuno che glielo spiega", aggiunge il direttore dell'Ufficio per la Pastorale Giovanile della diocesi del Papa, e che cita proprio Benedetto XVI per affermare che questi episodi e piu' in generale il disagio giovanile rappresentano "una sfida, per la Chiesa, perche' non ci possiamo piu' accontentare - conclude - di stare solo con i nostri ragazzi della parrocchia quando ce ne sono tantissimi altri che purtroppo si trovano in queste situazioni, che sono per strada e vanno a fare queste cose" ed ai quali si deve offrire "una paternita' che possono sperimentare, anche la' dove la paternita' biologica, quella fisica del loro papa' non c'e'. C'e' un Padre celeste che si occupa di loro. 
Hanno bisogno di tanto amore e hanno bisogno, secondo me, di vedere qualche adulto, a maggior ragione noi sacerdoti, educatori, che si spende per loro". 

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2 commenti:

Andrea ha detto...

Non una parola sul "satanismo per tutti", oggi veicolato soprattutto dalla musica e dalla propaganda tanatofila.
Sono anni che Halloween è stata introdotta in Italia, con connotazioni essenzialmente "dark"

Anonimo ha detto...

'L'idea che la nostra cultura è una'cultura dell'avere',ma ciò che è posseduto è per sua essenza morto e perciò la nostra civiltà è una civiltà della morte e dei morti'.Fromm aveva ragione!GR2