mercoledì 2 gennaio 2013

Il Papa: un bambino piccolo e debole ed una ragazza sconosciuta (Izzo)


PAPA: UN BAMBINO PICCOLO E DEBOLE E UNA RAGAZZA SCONOSCIUTA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 gen. 

Il tempo di Natale che stiamo vivendo ci spinge a interrogarci su come "quel piccolo e debole Bambino puo' avere portato una novita' cosi' radicale nel mondo da cambiare il corso della storia?". 
Sono parole di Benedetto XVI alla prima Udienza Generale del 2013.  "Dio ha scelto proprio un'umile donna, in uno sconosciuto villaggio, in una delle provincie piu' lontane del grande impero romano", ha aggiunto Joseph Ratzinger, per il quale   contemplando la Grotta di Betlemme alla luce del Vangelo "emerge con chiarezza la risposta alla domanda 'da dove' viene Gesu'".
"La sua vera origine - ha spiegato il Papa teologo - e' il Padre; Egli proviene totalmente da Lui, ma in un modo diverso da qualsiasi profeta o inviato da Dio che l'hanno preceduto", come affermiamo nel Credo, quando diciamo "per opera dello Spirito Santo si e' incarnato nel seno della Vergine Maria". "Senza di lei - infatti - l'ingresso di Dio nella storia dell'umanita' non sarebbe giunto al suo fine e non avrebbe avuto luogo quello che e' centrale nella nostra Professione di fede: Dio e' un Dio con noi". 
"Cosi' - ha scandito - Maria appartiene in modo irrinunciabile alla nostra fede nel Dio che agisce, che entra nella storia". E se "anche nel cammino e nella vita di fede possiamo avvertire la nostra poverta', la nostra inadeguatezza di fronte alla testimonianza da offrire al mondo", sempre, "anche in mezzo alle difficolta' piu' ardue da affrontare, dobbiamo avere fiducia in Dio, rinnovando la fede nella sua presenza e azione nella nostra storia, come in quella di Maria". 
"Nulla - ha commentato il Pontefice - e'  impossibile a Dio! Con Lui la nostra esistenza cammina sempre su un terreno sicuro ed e' aperta ad un futuro di ferma speranza".
Per il Papa, cio' che accade in Maria, attraverso l'azione dello Spirito divino, "e' una nuova creazione: Dio, che ha chiamato l'essere dal nulla, con l'Incarnazione da' vita ad un nuovo inizio dell'umanita'", ha affermato riassumendo una delle pagine piu' avvincenti del suo libro "L'infanzia di Gesu'" (ancora in testa alla classifica delle vendite in Italia e molti altri paesi): quella dedicata alla Verginita' di Maria. Secondo Jospeh Ratzinger-Benedetto XVI, concepimento e parto verginali insieme alla Risurrezione rappresentano il culmine della potenza di Dio. "Siamo di fronte - ha osservato oggi - al grande e sconvolgente mistero che celebriamo in questo tempo di Natale: il Figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo, si e' incarnato nel seno della Vergine Maria". "Un annuncio - ha rilevato il Pontefice 85enne - che risuona sempre nuovo e che porta in se' speranza e gioia al nostro cuore, perché ci dona ogni volta la certezza che, anche se spesso ci sentiamo deboli, poveri, incapaci davanti alle difficolta' e al male del mondo, la potenza di Dio agisce sempre e opera meraviglie proprio nella debolezza. La sua grazia - ha concluso - e' la nostra forza". 

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