lunedì 28 gennaio 2013

La preghiera del Papa per i malati di lebbra e per la pace in Terra Santa


All’Angelus della giornata della memoria l’invito a vivere la domenica come «l’oggi» propizio per la conversione


Mai più gli orrori della Shoah

La preghiera del Papa per i malati di lebbra e per la pace in Terra Santa

 Una «immane tragedia, che colpì duramente il popolo ebraico» e che oggi «deve rappresentare per tutti un monito costante affinché non si ripetano gli orrori del passato». 
Così  il Papa ha ricordato la shoah all’Angelus di domenica 27 gennaio. 
Nella giornata della memoria «in ricordo dell’Olocausto delle vittime del nazismo» il Pontefice ha espresso l’auspicio che «si superi ogni forma di odio e di razzismo» e «si promuovano il rispetto e la dignità della persona umana».
Rivolgendosi ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per la preghiera mariana Benedetto XVI ha anche espresso la sua vicinanza ai malati di lebbra — in occasione della sessantesima giornata a loro dedicata — e ha incoraggiato ricercatori, operatori sanitari e volontari impegnati nella cura e nell’assistenza di quanti sono colpiti dal terribile morbo.
Il Papa ha poi ricordato la giornata di intercessione per la pace in Terra Santa, ringraziando in particolare «quanti la promuovono in molte parti del mondo».
In precedenza, prima della recita dell’Angelus, il Pontefice aveva parlato di Gesù come «“l’oggi” della salvezza nella storia, perché porta a compimento la pienezza della redenzione». 
E aveva ribadito la necessità per i cristiani di vivere la domenica e ogni giorno della vita come «un “oggi” propizio per la nostra conversione». 
La salvezza — aveva spiegato — «è storia che continua per la Chiesa e per ciascun discepolo di Cristo. Questo è il senso cristiano del carpe diem: cogli l’oggi in cui Dio ti chiama per donarti la salvezza».

(©L'Osservatore Romano 27-28 gennaio 2013)

Nessun commento: