giovedì 24 gennaio 2013

La tutela della dignità della persona per rilanciare l'Italia. Intervista al cardinale presidente della Cei

Intervista al cardinale presidente della Cei

La tutela della dignità della persona per rilanciare l'Italia

Roma, 23. «La grave urgenza» in Italia è la disoccupazione: «la mancanza di lavoro è il vero banco di prova su cui la politica dopo le elezioni sarà costretta a cimentarsi». È un passaggio dell'intervista rilasciata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), al settimanale «Famiglia Cristiana». 
Il porporato presenterà giovedì, a Roma, il libro «La porta stretta», nel quale sono raccolte le prolusioni pronunciate in occasione degli incontri con i vescovi sulla situazione del Paese. Alla presentazione del volume parteciperà anche il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Nell'intervista il presidente della Cei spiega che il problema del lavoro dovrà essere affrontato «di concerto» e senza fare barricate, altrimenti «il rischio è di sacrificare intere generazioni». Nell'imminenza delle elezioni politiche, spiega il cardinale, il pericolo è la «fuga verso la demagogia» che impedisce il cambiamento o la rassegnazione del non votare, atteggiamento che non si addice a un cattolico. A quanti sono invece impegnati direttamente in politica l'appello è ad adoperarsi per una «concreta convergenza sulle questioni eticamente sensibili, perché non si possono affrontare problemi come la crisi del mondo del lavoro, le disuguaglianze sociali, la questione ambientale, mettendo tra parentesi i valori di partenza, come il rispetto per la vita, il sostegno alla famiglia, la libertà di educazione». Anche perché «i valori non negoziabili» e quelli sociali «stanno o cadono insieme», avendo come matrice comune «il rispetto della dignità inviolabile della persona».

(©L'Osservatore Romano 24 gennaio 2013)

1 commento:

Cattolico Pugnalato Alle Spalle Dai Suoi Pastori ha detto...

quando non difenderà più l'IMU per noi che dobbiamo mantenere una famiglia e farla crescere cristianamente mentre lui chiede l'esenzione per le presunte attività "no profit" lo ascolteremo. La tassazione immorale è immorale per tutti, non solo per quello che dispiace alla CEI colle sue scuole pseudo-cattoliche e i suoi disgustosi organi di stampa che perpetuano la dittatura del relativismo proprio come quelli pubblici che già paghiamo con la tassazione assurda e immorale che c'è in Italia