domenica 13 gennaio 2013

Mons. Paglia: L’adozione dei bambini da parte degli omosessuali porta il bambino ad essere una merce (Galeazzi)



Riceviamo e con piacere e gratitudine pubblichiamo:

VATICANO E CEI CONTRO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHE AFFIDA UN MINORE ALLA MADRE LESBICA

Adozioni alle coppie gay, La Chiesa: è innaturale

Arcivescovo Paglia: “Così i bambini vengono trattati come merce”

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

La Chiesa in campo contro le adozioni gay. Con una raffica di interventi ufficiali, il Vaticano e la Cei fanno quadrato a difesa della «famiglia che è un bene dell’umanità» e contestano la sentenza con cui la Cassazione stabilisce che un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omosessuale. «Non si può costruire una civiltà attraverso le sentenze dei tribunali», insorge il vescovo Domenico Sigalini, responsabile Cei per i laici, che esorta i supremi giudici a considerare «i tanti studi fatti finora sulla famiglia».
Dai microfoni di Radio Vaticana, tuona il presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia,Vincenzo Paglia:«L’adozione dei bambini da parte degli omosessuali porta il bambino ad essere una merce». All’indomani dell’affidamento di un bimbo alla mamma convivente con una donna, il ministro vaticano della Famiglia protesta: «Il bambino deve nascere e crescere all’interno di quella che, da che mondo è mondo, è la via ordinaria, cioè con un padre e una madre». Ad amplificare il no delle gerarchie ecclesiastiche è la stampa cattolica. «Non basta il desiderio di avere figli a costituire un diritto», stigmatizza l’Osservatore Romano in un fondo che ribadisce con toni perentori «la peculiarità della genitorialità come espressione del matrimonio eterosessuale». Dunque, «la famiglia monogamica costituisce l’ideale luogo dove si deve imparare il significato delle relazioni umane» e «le coppie omosessuali non possono negare la differenza di genere, perché sono o maschili o femminili, cioè non eliminano la polarità come tale, ma la escludono dalla relazione con una scelta autoreferenziale». Rincara la dose il quotidiano dei vescovi, Avvenire: «Per la prima volta in Italia, una sentenza della Cassazione afferma che i principi che ciascuno di noi vive e sperimenta nella famiglia d’origine e nelle relazioni con i propri figli sono frutto di un mero pregiudizio».
In questo modo, «il bambino vede venir meno la dimensione umana e affettiva necessaria per la crescita e il suo armonico sviluppo ed è lasciato in balia di esperienze, rapporti, relazioni umane, sostitutive e del tutto slegate rispetto alla naturalità del rapporto con il padre e la madre». Secondo il giornale della Cei «il profilo disumanizzante della tendenza a spezzare il legame del bambino rispetto ai genitori naturali comporta il declassamento dei suoi diritti proprio in quella fase più delicata dell’esistenza che condiziona per sempre la crescita successiva». Getta acqua sul fuoco l’avvocato Raffaella Richini, legale della donna omosessuale che ha ricevuto l’affido esclusivo del figlio e sulla cui situazione si è espressa venerdì la Cassazione. «Lo scalpore di questa sentenza ha stupito me e la mia assistita, perché il bambino vive serenamente la situazione, per lui è la normalità- spiega-. La mia assistita si è battuta per dimostrare di essere una buona madre. Questa sentenza mette la parola fine alle sofferenze».
Le sentenze non sostituiscono la Costituzione e le leggi, ribatte Carlo Giovanardi, responsabile delle politiche familiari del Pdl. «No all’adozione per coppie gay, sì alla parità dirittidoveri per le unioni stabili senza distinzioni», sintetizza il presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini. La neuropsichiatra infantile Paola Binetti (Udc), numeraria dell’Opus Dei specifica che «molte sentenze, nel corso degli anni, hanno garantito alle coppie omosessuali vari diritti personali (dalla locazione agli alimenti) sui quali non ho nessuna resistenza, però nel caso delle adozioni, è il bambino che va tutelato». E l’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche teme danni allo sviluppo dell’identità del minore «privato del necessario confronto con i due sessi».

© Copyright La Stampa, 13 gennaio 2013 

5 commenti:

un ins.di Religione ha detto...

oggi in francia si sta facendo una grande manifestazione per dire NO al "matrimonio" tra omosessuali e alla possibilità da parte di quest'ultimi di adottare dei "figli". naturalmente la stampa farà di tutto x minimizzare e x gettare discredito su questo evento. fece così anche x il grande "family day" che si celebrò in Italia quando al governo c'era il "cattolico adulto" Prodi.. a questa manifestazione partecipano non solo cattolici ma persone di ogni credo ed anche tantissimi "laici" che muniti di buonsenso e intelligenza e senza avere il paraocchi della folle ideologia laicista che li asservisce al politically correct comprendono un concetto che dovrebbe essere semplicemente scontato: LA FAMIGLIA è COMPOSTA DA UN UOMO E UNA DONNA!...sposati,mi permetto di aggiungere io!...é assurdo: quello che dovrebbe essere indiscutibile e che persino un bimbo dell'asilo comprende,che cioè la famiglia è composta e scaturisce da 2 persone di sesso opposto,un uomo e una donna, oggi è vilipeso e messo in discussione da una società che si definisce "colta" ma che "colta" non lo è affatto, che ha tutte le caratteristiche per incamminarsi,e a grandi passi,verso l'autodistruzione. Stiamo davvero sfociando nel ridicolo,come giustamente ha fatto notare mons. Paglia, la cui nomina a presidente del pontificio cons. x la famiglia non era piaciuta più di tanto a suo tempo a certo mondo "tradizionalista" ma che in questo frangente lo abbiamo sentito parlar charo ( ma credo che non avrebbe potuto dire altrimenti), segno che Benedetto XVI come sempre sa perfettamente cosa fa e chi nomina. Qui in Italia le elezioni politiche sono alle porte,e stando ai "bene informati" con un eventuale vittoria dello schieramento di "centro sinistra" si provvederà al tentativo di riconoscere legalmente unioni gay e relativa possibilità di adozione ( se no addirittura il "matrimonio")...Prepariamoci,qualora ce ne fosse bisogno ( ma speriamo e preghiamo Dio che ciò non avvenga) ad organizzare una manifestazione analoga a quella che oggi si svolge in Francia. La Famiglia è troppo importante per permettere che un manipolo politici ottusi in un istante te la distruggano!!.e i bambini sono troppo importanti,anzi oserei dire SACRI x permettere che vengano dati in affidamento a simili "coppie" che nulla hanno a che vedere con la VERA Famiglia,l'unica che li può e li deve accogliere!!..l'ho detto ieri e lo ripeto oggi: GIU LE MANI DAI BAMBINI!!!!

un passante ha detto...

anche il leader di centrodestra ( il trasformista per tutte le stagioni) mi pare si sia detto favorevole al riconoscimento delle unioni omosessuali, e pure Monti, se ci sarà' la maggioranza in parlamento. Al di la' della politica, che forse dovrebbe dire di più come vorrà aiutare gli elettori a farle e mantenerle le famiglie, e' innegabile lo sconvolgimento che si sta mettendo in atto, e non trovo assolutamente giusto il non poterne discutere in tranquillità, senza essere tacciati di omofobia. Fino a non molto tempo fa venivamo assillati da analisi di valenti psicanalisti che poggiavano di volta in volta sulla mancanza della figura paterna o di quella materna qualora in un giovane non vi era stato uno sviluppo equilibrato. Ora improvvisamente quelle teorie sono finite nel cassetto, senza possibilità di discussione alcuna, eppure in certe consulenze guarda caso compaiono, nel privato. Evidentemente le figure di riferimento valevano per i bimbi del passato, al bimbo nuovo che verrà non serviranno più. Non sono credente ma resto convinto del fatto che il bambino debba venire prima di tutto. E tirare in ballo il dramma degli orfanotrofi mi pare strumentale perché laddove certe norme sono state approvate, più che l'adozione viene cercato il figlio attraverso la fecondazione eterologa. Ritengo un obbrobrio lo sfruttamento dell'utero di poveracce in affitto , perché fatto salvo poche eccezioni tra parenti, nella maggior parte dei casi chi è' ricco paga una povera o un povero donatore del seme. Far rientrare tutto questo nell'atto d'amore mi pare forzato, e questo vale anche per le copie etero, perché è' come creare un'orfano di padre o madre a tavolino. Se poi lo stato deciderà che il padre o la madre non servono, dovra' spiegare perché la coppia debba avere diritti maggiori del singolo, pure un single può crescere un bambino e con lui fare famiglia. Difficile non vedere l'inizio della fine della famiglia in tutto questo, e chi ritiene rappresenti un valore deve poterlo dire, senza soggezione culturale, il risentimento verso chi è' omosessuale non c'entra nulla .

un ins.di Religione ha detto...

l'infelice sortita di berlusconi che aprendo alle coppie gay ha colto un po tutti di sorpresa dal momento che prima si era sempre schierato contro, dimostra quanto la politica sia in decadimento e quanto incoerenti siano molti,troppi politici che oggi dicono una cosa e domani sostengono l'esatto contrario. qualcuno pur di vedersi assicurata la "poltrona" sarebbe capace di vendersi l'anima al diavolo! ora però c'è da dire che,a parte berlusconi( sarebbe forse ora che a 77 anni si ritirasse ), il centro destra (e ripeto: il centro destra) riguardo ai temi etici ha sempre avuto maggior consonanza con la Chiesa, nonostante l'incoerenza di certi suoi esponenti,a cominciare dal suo leader. non voglio far politica,ma questo è comunque un dato di fatto. Quando il Papa o chi x Lui interviene x ribadire la retta dottrina e x richiamare l'importanza dei temi etici chi è che si straccia le vesti e grida all'indebita ingerenza?..sempre e solo esponenti del centro sinistra,che però curiosamente tacciono quando ad essere citati dal Papa sono temi come la pace,la solidarietà,l'accoglienza degli immigrati ecc.. Ma se sono "ingerenze" le prime, lo dovrebbero essere anche queste no?..Oggi i principali quotidiani si dilettano,com'era prevedibile,nel ridimensionare in tutti i modi la grande manifestazione di popolo svoltasi ieri in francia contro i "matrimoni" gay. mentre è di ieri una dichiarazione del governatore della puglia(e portabandiera delle lobby omosessuali) che parla di "italia da medioevo" e di "agghiacciante silenzio" della Chiesa sulla mancata approvazione di una "legge" contro l'omofobia. alla luce di tutto ciò, io dico che in Italia,e non solo,c'è bisogno una volta x tutte di politici seri e con la testa sul collo,che sappiano guardare al VERO BENE della società,che non è certo assecondare vizi e nefandezze di pochi,ma è sostenere in prima battuta le famiglie con figli che FATICANO ad arrivare a fine mese!!...In Italia, ma più in generale in tutta l'unione europea,c'è un tasso di denatalità che definire preoccupante è poco!..e questi che fanno? pensano di istituire il "matrimonio" gay, dal quale,fino a prova contraria, figli non ne escono!!! c'è un proverbio,estremamente condivisibile, che dice che "ogni popolo ha i governanti che si merita"...

un passante ha detto...

se è' l'eguaglianza che si vuole, per la Costituzione c'è già. La legge contro l'omofobia e' un di piu', anche perché si sta facendo passare come omofobo pure chi si esprime non sulla dignità del singolo ma su questioni antropologiche come il concetto di famiglia e di genitorialita', che alla fine riguardano l'intera umanità, non l'omosessuale in quanto persona. Di queste cose si deve poter discutere, senza timore di ripercussioni legali, quelle si da Medioevo

nonno ha detto...

Mons. Paglia e' uno di quelli che con la comunità di Sant'Egidio ha sempre dato l'immagine di una chiesa progressista, sempre in prima linea nella marce arcobaleno, quasi mai a fianco dei Papi quando si discuteva di questioni etiche. Ora è' tardi per esternare, un canto del cigno di circostanza, dovuto alla carica attuale e difficile cambiare la vulgata dominante, dopo averla lasciata crescere all'ombra delle bandiere arcobaleno con cui si andava a braccetto.