sabato 26 gennaio 2013

Pregare per l’unità: editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)


Pregare per l’unità: editoriale di padre Lombardi

Ieri, dunque, si è conclusa la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno si è svolta su un tema ispirato a un passo del Libro del profeta Michea: “Quel che esige il Signore da noi”, ovvero “praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente” con Dio. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il Settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:

L’appuntamento annuale della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è il momento forte di quell’ecumenismo “spirituale” che dà senso e alimento a tutte le altre iniziative ecumeniche di diversa importanza e carattere, siano esse di dialogo teologico o culturale, o di impegno caritativo e sociale, e così via. Tutte necessarie e preziose, ma solo a partire da un’anima più profonda che le ispiri tutte e le ricolleghi direttamente alla grande preghiera di Gesù per l’unione di coloro che crederanno in lui.

L’immagine recente più espressiva dell’esercizio di questo ecumenismo spirituale ci sembra senza dubbio la Veglia di preghiera dello scorso 29 dicembre, quando le decine di migliaia di giovani convenuti a Roma per il 35° incontro europeo animato dalla Comunità di Taizé si sono riuniti intorno al Papa in Piazza San Pietro. Ascolto della Parola di Dio, canto meditativo, silenzio prolungato: straordinario intenso silenzio! “Animato dal fuoco di un ecumenismo della santità, Fratel Roger ha incoraggiato tutti coloro che passano per Taizé a diventare dei cercatori di comunione… Dovremmo ascoltare dal di dentro il suo ecumenismo vissuto spiritualmente e lasciarci condurre …verso un ecumenismo veramente interiorizzato e spiritualizzato”. Così il Papa ricordava l’origine del dono di grazia che in quella sera si manifestava in modo così convincente e impressionante, inondando di luci e di palpabile presenza dello Spirito l’immensa Piazza. Chi si preoccupava quella sera di quale fosse la confessione di appartenenza di ognuno di quei giovani? Appartenevano tutti allo Spirito donato da Cristo ed erano in cammino insieme verso Cristo per intraprendere, come diceva Fratel Roger, “un pellegrinaggio di fiducia sulla terra”. Continuiamo a pregare e a sperare l’unità.

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