lunedì 7 gennaio 2013

Una comunità di suore anglicane nell'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham

Una comunità di suore anglicane nell'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham

In piena comunione e con fedeltà al servizio


Londra, 4. Un gruppo di suore ex anglicane è entrato dal 1° gennaio in piena comunione con la Chiesa cattolica, formando una nuova comunità all'interno dell'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham, eretto in conformità con la costituzione apostolica Anglicanorum coetibus di Benedetto XVI. Undici suore della Community of Saint Mary the Virgin sono state accolte nell'Ordinariato, in occasione della celebrazione di una messa presso l'Oxford Oratory. Le religiose -- alle quali si aggiunge un'altra suora anglicana della Society of Saint Margaret, che era già stata accolta nel 2011 -- riceveranno il nome di Sisters of the Blessed Virgin Mary. Le dodici suore adotteranno ufficialmente la Regola di San Benedetto, ma potranno conservare alcuni elementi della tradizione liturgica e spirituale anglicana. La forma giuridica scelta inizialmente per la nuova comunità è quella di un'associazione pubblica di fedeli. In un comunicato dell'Ordinariato si sottolinea: «Siamo lieti di avere una comunità di suore al centro del nostro lavoro. Mentre continuiamo ad accogliere fedeli anglicani nella piena comunione con la Chiesa cattolica, stabilendo una particolare vita di testimonianza al Vangelo di Gesù Cristo, il sostegno orante di queste sorelle sarà prezioso. Non vediamo l'ora, anche, di ricevere molto dal loro ricco patrimonio liturgico e musicale, che ha rappresentato un contributo positivo al più ampio rinnovamento della liturgia che stiamo vivendo nella Chiesa cattolica». Il reverendo Daniel Seward ha sottolineato, durante la messa, che le suore hanno risposto con generosità e coraggio all'invito del Papa all'unità. In0ltre, riferendosi alla storia della Community of Saint Mary the Virgin, ha affermato che la comunità «da 164 anni è fedele nella preghiera e negli uffici liturgici; in particolare nella cura per i poveri, i malati e gli anziani; nell'educazione dei giovani e nel lavoro missionario». 

Le suore ex anglicane provengono infatti da una comunità che ha sviluppato le sue attività anche all'estero. L'ordinario di Nostra Signora di Walsingham, monsignor Keith Newton, ha ricordato che la Community of Saint Mary the Virgin -- che ha sede a Wantage, nella contea dell'Oxfordshire -- «è al centro della vita religiosa della Church of England fin dalla metà del diciannovesimo secolo». Ma non solo, ha aggiunto l'ordinario: il loro specifico contributo «è stato significativo in particolare per contrastare l'emarginazione sociale delle persone non soltanto in Gran Bretagna, ma anche in India e in Sud Africa». Le religiose anglicane, ha concluso monsignor Newton, «hanno sempre pregato per l'unità dei cristiani e siamo veramente grati per la loro fede e il loro coraggio». Nel sito della Community of Saint Mary the Virgin è spiegato, fra l'altro, che la vita religiosa «è focalizzata sull'amore per il nostro Signore Gesù che è espresso nel culto». La cappella è il luogo principale della vita comunitaria, dove le suore si riuniscono per pregare e per la celebrazione eucaristica cinque volte al giorno.
Le suore verranno ospitate all'interno di una comunità cattolica già strutturata in attesa di individuare una sede idonea per animare il nuovo servizio. Altre religiose e religiosi anglicani hanno deciso di entrare o sono già stati accolti nel passato all'interno dell'Ordinariato. Al suo sviluppo contribuiscono in gran numero anche i semplici fedeli. Per esempio, circa mille ex anglicani, nei giorni di Pasqua del 2011 hanno raggiunto la piena comunione con la Chiesa cattolica. Circa duecento fedeli e venti ex membri del clero anglicano si sono aggiunti nel 2012. Tra le dodici suore entrate in piena comunione con la Chiesa cattolica, vi è anche la superiora della Community of Saint Mary the Virgin, madre Winsome, secondo la quale «l'offerta del Papa è un gesto profetico che porta a felice conclusione le preghiere di generazioni di anglicani e di cattolici per l'unità».

(©L'Osservatore Romano 5 gennaio 2013)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari amici, voglio proprio condividere con voi la grande gioia provata nel partecipare,ieri 6 gennaio, alla solenne Messa in S. Pietro, con la consacrazione dei quattro vescovi da parte del nostro immenso e mai abbastanza riconosciuto-e conosciuto- Papa Benedetto!!! Ero lì per la consacrazione di un mio concittadino, Mons. Vincenzo Zani, per anni responsabile della ed. cattolica nelle scuole di Brescia. Vi confesso che quando si è saputo che anche Mons Georg sarebbe stato fra i nuovi vescovi, io ho colto l'occasione della "trasferta" organizzata dalla mia Diocesi, più per essere presente all'ordinazione del segretario di Benedetto XVI che per il mio concittadino...Con fatica ho "conquistato" un posto vicino alla transenna, così ho visto -e fotografato- il nostro amato Papa Benedetto ( la tanto inizialmente ironizzata pedana mobile si rivela sempre più un mezzo bellissimo per far vedere il Papa anche a chi è in dietro e rende il suo incedere regolare e solenne!!!) e poi i quattro nuovi Vescovi,che sono passati per ben quattro volte! A me è sembrato che il più emozionato fosse proprio Mons Georg: Mentre passava a salutare i fedeli, dopo l'ordinazione, io gli ho detto- mi era proprio a due metri!- " Tanti auguri, Mons. Georg! " e lui, proprio come ha fatto varie volte Papa Benedetto nelle stesse circostanze, mi ha risposto con un sorriso bellissimo-Benedettiano...- "Grazie!". Quel sorriso immortalato da una foto bellissima ha suscitato l'invidia dei miei "compagni" di pullman! Comunque, devo dire che tutto è stato bellissimo. Pensate che il Vescovo bresciano- Mons. Zani, per il quale ero "ufficialmente" a S.Pietro- dopo la cerimonia ha invitato tutti noi bresciani( 4 pullman! ) ad un pranzo super nell'atrio dell'aula Paolo VI. Questo pranzo glielo ha offerto il suo "capo", il Cardinale Zeno Grokolevski ( spero che si scriva più o meno così...) che alla fine ha fatto un bellissimo discorso, in tono pacato e dialogico, nello stile del Papa, sulle scuole cattoliche nei Paesi del mondo, anche di religioni diverse.Proprio nella grande sala delle udienze, al di là delle tende, Mons. Georg stava offrendo il "suo" rinfresco ai suoi invitati! Così, anche se da lontano, ho potito vedere anche questa parte dei festeggiamenti. Ho pensato: chissà se questo pranzo glielo ha offerto il "suo" capo!Cari amici, scusate la lunghezza, ma troppa è la gioia per questa straordinaria opportunità che ho desiderato condividerla con chi può capirmi! So che altri , se lo racconterò loro, mi guarderanno con un sorrisetto di commiserazione!
Un abbraccio! Viva il nostro caro Papa Benedetto!!!
LiciaS-Devota di BXVI

Raffaella ha detto...

Grazie :-)
R.

gemma ha detto...

Grazie licia per aver condiviso tutto questo con noi:)