venerdì 18 gennaio 2013

Giornata ebraico-cristiana, Cei: convergenza sul valore del matrimonio. Rav Richetti: famiglia nucleo fondante (Izzo)

GIORNATA EBRAICO-CRISTIANA: CEI, CONVERGENZA SU VALORE MATRIMONIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 nov. 

"L'ebraismo e' un filone ricchissimo che si snoda in sintonia col cammino della storia ed e' una tradizione ricchissima di spiritualita', di cultura, di esperienza liturgica". 
Lo sottolinea monsignor Mansueto Bianchi, presidente della Commissione Cei per il dialogo interreligioso, che ha commentato alla Radio Vaticana la grande convergenza emersa con le comunita' ebraiche italiane sui temi dell'etica, e in particolare sul valore della famiglia, in occasione dell'odierna Giornata ebraico-cristiana. Per il vescovo di Pistoia, la religione ebraica "accompagna certamente il cammino dell'Italia ma ancora piu' ampiamente il cammino dell'Europa, il cammino dell'umanita'".
Nel sussidio preparato per l'evento lo stesso Bianchi e il rabbino Elia Enrico Richetti, presidente dell'Assemblea dei Rabbini d’Italia, invitano a riflettere sul rapporto sponsale fra uomo e donna, inserito nell'istituto familiare, come riflesso dell'alleanza tra uomo e Dio. 
"Nel vincolo che lega l'uomo alla donna - spiega il presule - e' riconoscibile quella che potremmo chiamare la struttura naturale di questo rapporto ma anche, insieme, la rivelazione del volto e della santita' di Dio per l'uomo, che e' data nel vincolo dell'Alleanza e si realizza in una sua forma alta nell'Alleanza nuziale tra l'uomo e la donna". 
"Ritengo anche - conclude monsignor Bianchi - che questo impegno a riconoscere e a promuovere l'attenzione verso il vincolo nuziale nel nostro tempo ci aiuti e ci impegni, in un certo senso, ad opporci a quella banalizzazione e a quel qualunquismo che si stanno un po' addensando intorno all'amore nuziale, intorno allo statuto familiare, cosi' caratteristici di certe stratificazioni della cultura del nostro tempo". 

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GIORNATA EBRAICO-CRISTIANA: RAV RICHETTI, FAMIGLIA NUCLEO FONDANTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 gen. 

"Nell'ottica della tradizione ebraica la famiglia e' il primo nucleo della societa'". 
Lo afferma  il rabbino Elia Enrico Richetti, presidente del Collegio Rabinico Italiano, intervistato dalla Radio Vaticana a margine della odierna Giornata ebraico-cristiana. Secondo rav. Richetti, "c'e' una parte della societa' umana che rischia di dimenticarsi che la societa' nasce attraverso l'unione di un uomo e di una donna". 
"Non penso - spiega - che ci sia un rischio che cio' venga a cessare. So che i matrimoni diminuiscono, ma non cesseranno mai, grazie a Dio, perche' esiste sempre qualcuno che sente in se' questa necessita' cosmica della verita'".
Nell'intervista, il rabbino capo di Venezia denuncia il persistere pero' nel nostro paese "ancora di  molte sacche di odio, di contrapposizione nei confronti del modo ebraico". "Io credo - confida - che soltanto la conoscenza e il dialogo possono far conoscere la realta', e quindi contribuire a far cessare l'odio, perche' l'odio e' figlio dell'ignoranza". 
In questo contesto, conclude il rabbino Richetti, "la giornata deve essere veramente uno spunto per questo incontro, per questa conoscenza, per porre queste basi e per il comune sentire, il mondo cristiano trovera' sempre disponibilita' totale da parte dei rabbini". 

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