venerdì 25 gennaio 2013

Il card. Scola agli universitari: si deve vivere cercando una ragione (Sir)


CARD. ANGELO SCOLA: AGLI UNIVERSITARI, SI DEVE “VIVERE CERCANDO UNA RAGIONE”

“Nella vita vi accorgerete crescendo che se un uomo non ha una direzione di cammino si blocca, vaga. E lentamente s’incrementa una situazione di disagio. L’incontro con qualcuno è ciò che rimette la persona nella condizione di avere la traccia del cammino”. Lo ha detto, ieri sera, il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dialogando con 600 giovani, all’Università Statale di Milano, sulla dimensione personale e pubblica della fede. 
Il confronto è stato amplificato dai social media, dalla rete e dai media tradizionali, grazie alla diretta via twitter (@chiesadimilano), tv (Telenova canale 664), e in streaming sul portale della diocesi www.chiesadimilano.it, su Radio Marconi e Radio Mater. 
Ricordando uno stralcio di una canzone di Jovanotti, “Tensione evolutiva”, il cardinale ha sottolineato che si deve “vivere cercando una ragione”. Per il porporato, “c’è un nesso tra Gesù e il resto della vita”, ma il problema è “continuare a incontrare” il Signore. Portiamo questo incontro, che è “un dono”, “con naturalezza” all’Università. 
“Il Papa ci ha detto - ha proseguito l’arcivescovo - che il cristiano oggi va controcorrente, ma un buon nuotatore che sa andare controcorrente è un ‘ganzo’. Non è un problema andare controcorrente se sono convinto”. Un’altra parola chiave, per il card. Scola, è “relazione”. 
A Gesù “interessa il rapporto con l’uomo”: così “scatta un’idea di libertà” che è il rovescio della “mentalità che ci viene inculcata anche dagli adulti”. 
La libertà “viene da legami solidi”. Rispondendo, poi, a una domanda sulla distanza che i giovani sentono dalla Chiesa, il porporato ha sottolineato: “Non possiamo giudicare la Chiesa da fuori, come fanno gli opinion leader. La Chiesa siamo noi. Quando sentiamo la distanza è perché abbiamo perso la ragionevolezza della fede, la bellezza di questo noi, la curiosità. Allora, dobbiamo chiederci cos’è la fede e bruciare la distanza mettendoci in gioco”. 
“Tutti gli uomini sarebbero vagabondi senza il dono” di Gesù, ha osservato l’arcivescovo rispondendo a domande di giovani collegati attraverso le nuove tecnologie. 
E Cristo è venuto “per essere compagnia che ci guida nel cammino verso la felicità”. Ma il luogo dove Gesù ci lega a sé è “la comunità cristiana”, perciò “ogni distanza che viene posta tra la Chiesa e Gesù è sempre ideologica”. 
Il cardinale ha anche invitato i giovani a “essere protagonisti del cammino della vita cristiana” e a “prendere l’iniziativa nel senso sostanziale, testimoniando la bellezza del dono ricevuto”. A proposito di morale sessuale, il card. Scola ha precisato che “la castità vuol dire che nel rapporto con l’altro non faccio prevalere il lato animalesco, aspettando il momento giusto” per “il bene dell’altro”. 

© CopyrightSir

Nessun commento: