giovedì 3 gennaio 2013

Mons. Fisichella: i cattolici sono in tutti i partiti (Galeazzi)

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20 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti a Mons. Fisichella! Parole inequivocabili che responsabilizzano. (anche loro - intendo gli ecclesiastici - facciano la loro parte e siano coerenti in ciò che loro compete)

gianni

Anonimo ha detto...

...gli ecclesiastici - facciano la loro parte e siano coerenti in ciò che loro compete...

post scriputum esplicativo (non per Mons. Fisichella, che non ha bisogno di nessuna esortazione):

-siano ubbidienti al Papa;
-celebrino degnamente il Santo Sacrificio e gli altri Sacramenti;
-stiano in confessionale;
-piuttosto che fare sociologia e analisi filosofiche, spieghino e facciano conoscere pubblicamente le verità di fede e il Catechismo, anche quando si riuniscono collegialmente sotto i riflettori;
...........

gianni

Anonimo ha detto...

Infatti, non ha bisogno di esortazioni perché pare aver appreso la lezione. Ci sono situazione che è sbagliato "contestualizzare".
Alessia

Andrea ha detto...

Se i cattolici sono in tutti i partiti, allora vi sono cattolici che votano regolarmente in senso opposto ai "princìpi non negoziabili": sono "catto-antipapisti"

Anonimo ha detto...

Esatto, Andrea. E sono purtroppo la maggior parte dei sedicenti cattolici.
Alberto il vecchio

Fabiola ha detto...

Già.
Nella mia piccola città, la nuova amministrazione ha approvato all'unanimità l'istituzione del registro per le coppie di fatto, su proposta di una lista di opposizione (estrema sinistra). Tra i consiglieri di maggioranza 7 su 10, tra cui il sindaco, sono cattolici dichiarati, impegnati in parrocchia e in venerande associazioni cattoliche. Punto. Oggi le Parrocchie che li hanno sostenuti e votati in massa si stracciano le vesti. Ma tant'è. Alla prossima occasione lo rifaranno.

Andrea ha detto...

Il mio caro papà, quando sentiva un politico dichiararsi "cattolico", si sentiva male !

Anonimo ha detto...

I cattolici in politica sono stati spesso i cavalli di Troia che sono serviti agli schieramenti come foglia di fico per far passare ciò' che al mondo cattolico non era gradito. E quasi sempre sui temi etici, cosa che accadrà anche questa volta

Anonimo ha detto...

fabiola. nella tua piccola città le coppie cattoliche potranno continuare a sposarsi in chiesa tranquillamente, senza che la presenza del registro delle coppie di fatto faccia a loro alcunchè.

Fabiola ha detto...

Anonimo(uffa!), chissenefrega.
La tua è la solita motivazione che ci sentiamo ripetere dai tempi del divorzio. (sono abbastanza vecchia per ricordarlo).
Il matrimonio non è riservato alle coppie cattoliche, è antico quanto l'uomo, serve l'ordine delle generazioni. Già oggi sposarsi è, fiscalmente, meno conveniente del convivere (qualcuno si separa per motivi fiscali.) Concedere diritti senza doveri per inseguire i capricci dà forma ad una società deresponsabilizzata e deresponsabilizzante che riguarda anche me. E poi perché solo i cattolici dovrebbero rinunciare a proporre pubblicamente il loro modello di "vita buona"? Forse perché in fondo non ci credono neppure loro che lo sia? Se è così, come ben dice Alberto il vecchio, sono solo sedicenti cattolici.

Andrea ha detto...

Appunto come dice Fabiola: al tempo del divorzio, la propaganda fondamentale era "ognuno farà come gli parrà - non ci sarà obbligo di divorziare".

Era la stessa cosa che dire "ognuno butterà nella spazzatura l'altro, anche il più vicino (il coniuge), quando gli parrà". Infatti venne a ruota l'aborto, dove i termini della questione diventano sanguinosamente chiari

Anonimo ha detto...

Da quando i cattolici non possono proporre i loro modelli? Che le aspirazioni di chi non è cattolico siano capricci è una tua opinione, Fabiola, ma il legislatore si deve occupare di tutti, deve cercare di rendere la vita migliore a tutti.

Fabiola ha detto...

Il ritornello che anche tu hai ripetuto sottintende esattamente che i cattolici non abbiano diritto di proporre per tutti la loro mondo-visione.
Lasciateci fare tutto il contrario (divorzio, aborto, fecondazioni varie, coppie di fatto svariatissime,(a quando poligamia e poliandria, oppure riconoscimento legale dell'ammucchiata?)tanto voi siete liberi di non farlo. Che lo sostengano anche molti cattolici è la prova provata che la dittatura del relativsimo ha vinto.

Andrea ha detto...

Caro Anonimo, la sua ultima formulazione è un ottimo sunto della dittatura del relativismo: ognuno dice e pensa ciò che vuole, poi si mette tutto sulla pubblica piazza e il legislatore ("Arbitro") formula delle regole che diano a ciascuno la possibilità di fare ciò che gli pare.

Questo è esattamente l'atomismo sociale delle "schegge impazzite": né Patria, né Dio, né Famiglia, ma solo degli "Ego" dediti alla propria autorealizzazione.
Il mondo sarebbe il tavolo da gioco (playground) di esseri autocostruiti (self-made men).

Questa è la lebbra della Massoneria

Anonimo ha detto...

si può venire su sani anche se non si seguono i precetti cattolici. voi siete liberi di vivere da cattolici pienamente, ma questo non vi basta. voi volete che anche gi altri lo facciano. il relativismo non è una dittatura, è una delle possibilità.

Raffaella ha detto...

Che il relativismo non sia una dittatura e' un'opinione...
Chi non si conforma alla mentalita' dominante viene linciato sulla pubblica piazza (mediatica).
R.

Anonimo ha detto...

Il fatto che chi non si conformi alla mentalità dominante venga linciato nella pubblica piazza è un opinione. I cattolici in Italia stanno alla grande. Hanno giornali, radio e televisioni per diffondere il loro credo, hanno spazzi nella tv pubblica pagata anche da chi non crede, hanno il diritto sacrosanto di educare i loro figli come vogliono, mandandoli a catechismo e addirittura con un ora alla settimana nella scuola pubblica. Ma tutto questo non basta. Ai cattolici non basta poter vivere come vogliono in libertà, essi pretendono leggi che impongano anche a chi non è cattolico di vivere allo stesso modo.

Raffaella ha detto...

Visto? E' quello che intendevo dire...
R.

Anonimo ha detto...

La stragrande maggioranza dei bambini in Italia viene educata con principi cattolici. Questo vuol dire essere mentalità dominante. Sarà mica un linciaggio la critica di una qualche minoranza?

Raffaella ha detto...

Purtroppo non e' cosi' semplice...
Le nuove generazioni, purtroppo, sono succubi della mentalita' dominante che di sicuro non e' cattolica.
R.