martedì 8 gennaio 2013

Padre Lombardi: Concilio e magistero ecclesiale dicono che ebrei non sono nemici della Chiesa

P. Lombardi: Concilio e magistero ecclesiale dicono che ebrei non sono nemici della Chiesa

Una tradizione magisteriale lunga decenni da parte dei Papi e della Chiesa, unita al loro impegno nel dialogo interreligioso, dimostra che non è assolutamente possibile parlare degli ebrei come di “nemici della Chiesa”. Lo ha affermato il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, al quale alcuni giornalisti avevano chiesto un commento circa tale qualifica, comparsa in recenti dichiarazioni di mons. Fellay, superiore della Comunità S. Pio X.

Senza entrare nel merito delle dichiarazioni di mons. Fellay, padre Lombardi ha voluto sottolineare come la posizione della Chiesa cattolica nei suoi rapporti con gli ebrei sia autorevolmente espressa in particolare nel documento del Concilio Vaticano II Nostra Aetate, e come i Papi abbiano dimostrato frequentemente con parole e atti la grande importanza attribuita al dialogo con gli ebrei. Padre Lombardi ha anche rammentato le significative visite dei due ultimi Pontefici a diverse sinagoghe e al Muro del Pianto di Gerusalemme. Di Benedetto XVI, in particolare, ha ricordato le visitate alla sinagoga di Colonia (2005), a una sinagoga a New York (2008) e alla sinagoga di Roma (2010).

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15 commenti:

Caterina63 ha detto...

Non vorrei essere più brava di altri ma.... padre Lombardi ha riscritto o forse cancellato una pagina di san Paolo?

Romani cap.11 sul rapporto degli Ebrei con la Chiesa....da leggere integralmente, io riporto la parte finale....

28 Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, 29 perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! 30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, 31 così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. 32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia!
33 O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!

*****
c'è una INIMICIZIA DI FONDO VOLUTA DA DIO.... non fra gli Uomini, ovvio, ma quanto alla VERITA', A CRISTO che essi rifiutano....
ciò deve suscitare in noi carità amore e preghiera nei loro confronti, perchè la loro situazione è a nopstro vantaggio, dice san Paolo....
ma che non si parli di amicizie UMANE E POLITICAMENTE CORRETTE per favore, non riscriviamo le Scritture per fare piacere a chi persegue i compromessi....

Caterina63 ha detto...

P.S. Concilio e Magistero degli ultimi dieci anni NON POSSONO ROMPERE con l'insegnamento dei Padri sulle Lettere di san Paolo.... altrimenti qui si va contro l'ermeneutica della continuità predicata dal Papa....
;-)
inoltre è sempre da specificare che gli stessi Padri e il Magistero bimillenario non hanno mai colpevolizzato la razza, ma il giudaismo che predicava contro Cristo-Messia rivelato....
E' ora di finirla che appena si parla di Ebrei, dobbiamo vivere inutili ed inesistenti sensi di colpa.... come se uno attentasse alla loro razza....
l'antisemitismo si foraggia con la menzogna, e nascondendo la VERITA', ossia: GESU' CRISTO, EBREO, E' IL VERO ED UNICO MESSIA RIVELATO.. e che ha rivelato il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe....
Amen!

Dante Pastorelli ha detto...

Eppure qualcuno ha detto: chi non è con me è contro di me.
Naturalmente bisogna sempre far le dovute distinzioni tra chi coscientemente rifiuta Cristo e chi non l'ha conosciuto. Quanto all'atteggiamento di certi circoli ebraici, contro cui pure a suo tempo si è levata la voce di altri responsabili di associazioni ebraiche, la loro inimicizia è palese ed innegabile: basti pensare alle continue minacce di ritorsione ove Roma pervenga alla beatificazione del grandissimo Pio XII ed alla riconciliazione con la Fraternità s.Pio X.
Ed è inutile, fuorviante e criminoso parlar di antisemitismo, intanto perché di semiti non ci son solo gli ebrei e soprattutto perché la persecuzione razziale è obbrobriosa e non merita alcuna attenuante, ma è esatto e conforme al magistero di sempre sino al concilio che l'Israele che rigetta Cristo non è l'Israele popolo eleotto, sostituito dal nuovo Israele, la Chiesa. Rileggersi il brano dei rami innestati sul tronco dell'olivo ed il prologo del vangelo di Giovanni, il quale, guarda caso, è stato eliminato dalla messa di paolo VI.

Anonimo ha detto...

Perché non ammettere che Mons. Fellay ha fatto delle affermazioni inopportune e che il, chiamiamolo così, blocco delle trattativecon Roma è dovuto al rifiuto di aderire a quanto richiesto dal Papa?
Alessia

Anonimo ha detto...

Ci sono pure frange cattoliche tradizionaliste che contestano al papa di non avere coraggio abbastanza di andare in Israele ad annunciare che il vero Messia è già venuto,è Gesù Cristo e che non ce ne saranno altri e di convertirsi in massa al cristianesimo cattolico,naturalmente;ora io ricordo le gelide accoglienze dello stato israeliano,Peres a parte,quando BXVI si recò in visita in Palestina,i suoi discorsi ad Auschwitz,alle Ardeatine,alla grande sinagoga di Roma,non c'era nulla che andasse bene,vuoi perchè questo papa è tedesco,vuoi per partito preso,cmq ogni qual volta parla lo attaccano,salvo rari casi(Rosen e pochi altri)d'altra parte,se Dio stesso definiva gli ebrei'popolo dalla dura cervice'sapeva di cosa parlava.Per me il papa fa quello che deve fare il Vicario di Cristo e seguire i suoi insegnamenti,poi sarà il Signore a decidere,come sempre e come troppo spesso noi ci scordiamo di tenere presente.GR2

Anonimo ha detto...

Mi domando che c'azzecchino questi discorsi con le esternazioni di Fellay. Sappiamo tutti benissimo qual'è la situazione. Fellay & soci vogliono rientrare alle LORO condizioni che pretenderebbero di imporre a tutta la Chiesa e non alle condizioni poste dal Papa. Il nodo del contendere è tutto lì.
Alessia

Anonimo ha detto...

GR2, non mi pare di ricordare, malgrado la solita buona volontà dei media e le premesse poste dal polverone Williamson, che la visita in Israele di sia andata poi così male.
Alessia

Dante Pastorelli ha detto...

Il Papa ha anch'egli mosso dei rilievi ad alcuni documenti conciliari. Come già nel 1976 alla proibizione assurda e contra legem di celebrar secondo il Rito Antico.
Relativamente alle dichiarazioni di mons. Fellay, cosa c'è di nuovo rispetto a ciò che la Chiesa sino al concilio insegnava?
Il concilio ha abolito tutto il magistero precedente e persino le Sacre Scritture?
Se poi si vuole che si nascondano i problemi con diplomazia sotto il tappeto, Alessia faccia pure.
Ma deve dimostrare che gli ebrei, i modernisti e i massoni sono amici della Chiesa, la proteggono, invece di ostacolarne la missione.

Anonimo ha detto...

Io non devo dimostrare nulla, Pastorelli. Smettiamola con gli artifizi retorici volti a allontanare il vero problema che lei conosce benissimo.
Alessia

Anonimo ha detto...

Gesù è - in quanto Uomo - ebreo come Sua Madre. Il primo Collegio apostolico era fatto tutto da ebrei. Tra i primi convertiti della Pentecoste ci furono una quantità di ebrei, e così nella successiva predicazione apostolica e in seguito nella storia come ai nostri giorni.

Questo non ha annientato l'ebraismo né l'elezione, né l'identità del popolo eletto del Vecchio Testamento, che conserva il suo ruolo nel mistero escatologico.
Di questo mistero "imperscrutabile" parla San Paolo in Rm 11.

Anche l'associazione degli atei razionalisti è nemica della Chiesa. Ma i cristiani, da parte loro, non hanno nemici.

Eppure qualcuno si è radicato nell'abitudine di fare la catechesi al Papa ogni volta che si parla di ebrei, forse perché ha la fissa della SPX e del complotto giudaico-massonico.

gianni

Anonimo ha detto...

Una precisazione importante.
Nel discorso del 2.08.12, riferendosi alla Nostra Aetate, il Papa ha detto:

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"Nel processo di ricezione attiva è via via emersa anche una debolezza di questo testo di per sé straordinario: esso parla della religione solo in modo positivo e ignora le forme malate e disturbate di religione, che dal punto di vista storico e teologico hanno un'ampia portata; per questo sin dall'inizio la fede cristiana è stata molto critica, sia verso l'interno sia verso l'esterno, nei confronti della religione."
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Le "forme malate e disturbate di religione", si trovano sia all'interno che all'esterno.

gianni

Dante Pastorelli ha detto...

Alessia, il problema lo conosco bene. Si parla tanto di ermeneutica della continuità, ma sostenere che gli ebrei sono amici della Chiesa (e parlo non del popolo ebraico nel suo complesso, ma dei ben noti gruppi di pressione e dei poteri politici)e affermare che l'Antica Legge sia oggi mezzo di salvezza è rottura eclatante ed eresia bell'e buona se portata alle sue naturali conseguenze. La salvezza è solo in Cristo.
Quanto ad un anonimo - ma che coraggio queste persone che non ci mettono la faccia - il discorso di S. Paolo è sulla conversione degli ebrei quando e come Dio vorrà ion prospettiva lontana: e nessuno nega che Dio non voglia mantenere le promesse al popolo eletto. Ma rifiutando Cristo il popolo ebraico è sempre il popolo eletto? Non è la Chiesa il nuovo ed eterno Israele? Essa è formata da ebrei che han riconosciuto il Messia e dai pagani. Nel Natale Cristo si rivela ai pastori (Israele), nell'Epifania ai Magi (gentili) Sta a loro accoglierlo e seguirlo.
Gli ebrei in larghissima parte han rifiutato e rifiutano Cristo. Senza Cristo e contro Cristo ci può essere salvezza?
A questa domanda chi può rispondere di sì? Alessia?
Senza Cristo ci si può anche salvare, insegna la Chiesa da sempre, se non Lo si conosce, ma non in virtù della propria falsa religione, ma perché intimamente disposti ad accettarLo qualora venga presentato e vivendo secondo i principi della morale divino naturale.
Ma questa salvezza riguarda non i popoli, non i fedeli tutti di una falsa religione, ma i singoli, che si salvano per la via detta nella e nonostante la loro falsa religione.

Dante Pastorelli ha detto...

E quali sono queste forme malate e disturbate di religione se non le false religioni, fermo restando che l'unica vera religione è la Cattolica?

Anonimo ha detto...

Pastorelli, Lei si contraddice.

Prima scrive che con l'espressione "gli ebrei", quanto all'applicazione delle categorie "amici/nemici", non ci si riferisce ai "popolo ebraico nel suo complesso, ma [ai] ben noti gruppi di pressione".
Poi, poche righe dopo, attribuisce il rifiuto di Cristo al "popolo ebraico" evidentemente nel suo complesso, tanto che si chiede se "è sempre il popolo eletto", lasciando intendere che no, non lo è più: è stato sostituito.

E' ammirevole lo sforzo di dare cartesiana sistemazione ai concetti, se non fosse che, in materia di Fede, Cartesio non funziona, anzi produce equivoci e annulla ogni possibilità di retta comprensione umanamente possibile del Mistero rivelato.
Infatti lo schema procurato contraddice pianamente quel che San Paolo dà per certo esclamativamente, ossia che "[28]...quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, [29] perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!"

Saremo capaci di scrutare meglio dei Padri di un Concilio Ecumenico e del Papa regnante, e meglio anche di San Paolo, quel Mistero che Costui, scrivendo ai Romani, arrivò a dire "imprescrutabile"? E chi lo sa! Continuiamo a provarci (e a farci cartesianamente guide di noi stessi).

Intanto, quello che forse si può dire è che l'idea di "chiesa" che ne viene fuori non sembra corrispondere alla Chiesa di Cristo; assomiglia piuttosto a una associazione "politica" più o meno spiritualista.
E questa - mi consenta, col massimo rispetto per la Sua stimabilissima persona - è una forma di religione "malata". Di secolarismo.

gianni

Dante Pastorelli ha detto...

Nessuna contraddizione, Gianni: basta saper leggere.
I nemici sono coloro che combattono la Chiesa, mentre nel "popolo" ci sono anche coloro che o sono agnostici, indifferenti o non hanno conosciuto Cristo per qualsiasi ragione, senza loro colpa, perché non han capito l’annuncio del Messia presente nell’Antico Testamento. Ed a questi ultimi si può applicare la possibilità di salvezza se pronti ad accettare Cristo ove venga loro proposto e se vivono, l’ho già detto, secondo i dettami della morale divino-naturale insita in ogni uomo (in voto, come suol dirsi in teologia).
Io ribadisco la dottrina sempre professata dalla Chiesa.
Che Israele sia il popolo eletto non c'è dubbio: ma quale popolo? Quale elezione? Il popolo dell'Antica Alleanza che credette nel Cristo venturo e quella parte del popolo ebraico che ha accettato il Cristo venuto. È su questo tronco che si sono innestati i nuovi rami dell'ulivo, i gentili, mentre i rami secchi son caduti. E' questo il nuovo popolo eletto, il nuovo Israele: la Chiesa. Nella quale gli ebrei dovranno entrare per salvarsi, come profetizza S. Paolo. Quando avverrà lo sa soltanto Dio. Non si può piegar S. Paolo ad interessi diplomatici o ad un ecumenismo indifferentista. Ed il fatto è che si voglion sostituire persino le parole del Vangelo con quelle della Nostra aetate, il che è assurdo e pericolosissimo.
Scrive Giovanni: In propria venit et sui eum non receperunt. Quotque autem receperunt eum, dedit eis potestatem filios Dei fieri, his qui credunt in nomine eius: qui non ex sanguinibus neque ex voluntate carnis, neque ex voluntate viri, sed ex Deo nati sunt”. (cito a mente).
Si è dunque figli di Dio non perché appartenenti ad un popolo che rifiuta Cristo negando il compimento delle Scritture, ma perché Lo si accoglie.
Testo, come tanti altri, indiscutibile affermazione della "sostituzione". Non si è figli di Dio per motivi di carne, di sangue, di razza, ma per aver accolto il Redentore.
Se credere nel Cristo unico Salvatore, e rigettare la falsa dottrina che ci si possa salvare solo per l’appartenenza ad un popolo un giorno eletto ma che ha rifiutato l’elezione insieme a Cristo è malattia di secolarismo, lo è stata la Chiesa per l’intera sua storia sino al Vaticano II. Ebbene, sono felice di essere membro di questa Chiesa nella quale sono nato, sono stato battezzato, cresimato, educato, sposato e nella quale voglio morire.
Forse male non farebbe leggere un bel saggio di mons. Gherardini rintracciabile in Internet: Sugli ebrei, così serenamente, in cui anche il concetto di “popolo” viene affrontato nella sua accezione giuridica.