giovedì 24 gennaio 2013

Il ruolo del diritto canonico nella vita del credente e nella sua percezione della fede (Serrano Ruiz)

Il ruolo del diritto canonico nella vita del credente e nella sua percezione della fede

Sguardo sul Mistero

di José María Serrano Ruiz

Nel secondo libro di Ratzinger su Gesù di Nazaret si trova una significativa affermazione lì dove il Papa tratta del modo di accedere alla persona di Gesù da parte dell'uomo. «Il Gesù storico come appare nella corrente principale della esegesi critica, dalla base delle sue impostazioni ermeneutiche, è troppo insignificante nei suoi contenuti per aver potuto esercitare una grande influenza storica e troppo ambientata nel passato per fare possibile una relazione personale con lui».
Quali siano le conseguenze apologetiche di simili parole o il loro peso -- evidentemente con la loro autorità di “luogo teologico” in forza dell'autore -- negli studi biblici cattolici, non c'è dubbio che avrebbero meritato un posto nella certamente non scarsa litania di incipit che Giorgio Zannoni ha preparato per le prime pagine del suo libro Il Diritto Canonico nell'ontologia della Fede (Venezia, Marcianum Press, 2011). Viene da pensare alle parole di Charles Moeller a proposito della fede: «Questo è il destino delle più grandi realtà dell'uomo che sono solo accessibili all'esperienza intima».
La Chiesa ci ha abituati a muoverci tra concetti, atti e istituzioni che si implicano mutuamente e che risultano solo parzialmente diverse tra sé e tante volte sviluppo di considerazioni che tengono conto di aspetti particolari. Così la Chiesa stessa, il Romano Pontefice, la Sede Apostolica, la Curia Romana, il collegio episcopale, il concilio ecumenico, la persona e il Christifidelis (espressione molto cara all'autore), così anche il matrimonio e il consenso matrimoniale. E che le cose stiano così favorisce la riflessione, tanto esercizi di analisi quanto tentativi di sintesi.
Queste osservazioni possono servire facilmente come presupposto per ogni riflessione teologica, ma il nostro compito attuale è limitato alla questione che si propone e risolve l'autore: è la fede opera di una ragione allargata che comprende il razionale ossequio della fede stessa? E, in conseguenza, è possibile inserire il diritto canonico nell'ontologia, nell'essere e nell'operare della fede?
Il libro è un'opera della speculazione a cui Zannoni ci ha abituati. Ma questa volta dobbiamo riconoscere che la sua impresa ha una portata speciale. E arrivati a questo punto non resistiamo alla tentazione di azzardare per il nostro caso un'etimologia di speciale che vorrebbe la parola derivata da specus e cioè spelonca, grotta, luogo dell'oscurità e del mistero. E infatti il Mistero è punto di riferimento fondamentale in queste riflessioni di Zannoni, che prendono anche sulle spalle il non leggero peso di concetti e perfino termini come diritto, metagiuridico, ontologia, fede, esperienza, evento, avvenimento, esistenza, Chiesa e Mistero appunto.
Non sembrerebbe difficile seguire il percorso dell'autore attraverso l'indice dell'opera. Che prende l'avvio della crisi -- una in più! -- del diritto canonico. Una carrellata con i più significativi nomi della canonistica recente gli serve per mettere in evidenza il limite che avrebbe impedito agli insigni cultori della scienza canonica, presentati in precedenza, di arrivare a una identificazione soddisfacente del diritto della Chiesa.
Zannoni avanza quindi la sua proposta. Le soluzioni precedenti non sono arrivate in porto fondamentalmente perché stabilivano un taglio assolutamente netto tra metodo e contenuto. L'autore rifiuta con forza questa scissione: per lui, nel fenomeno giuridico canonico, contenuto e metodo coincidono nell'atto giuridico con il quale il credente accoglie il dono di Cristo e si realizza nella comunione che è la Chiesa. Per questo il iustum canonicum, la “giustizia canonica”, diventa importante nell'esperienza del fedele.
Illuminante a questo punto la lunga glossa al pensiero di Giuseppe Capograssi sulla eteronomia dell'obbedienza giuridica con rispetto alla norma formale. È precisamente qui che si radica la visione del diritto canonico come una ontologia, radicata nell'essere al di là del formalismo, del soggettivismo, dello storicismo. E proprio sull'ontologia della fede e quindi sull'ontologia del diritto canonico si basa la ponderosa monografia che ci occupa. In questa visione la norma canonica è nello stesso tempo rivelazione della verità e cuore del giusto canonico, in quanto riferimento oggettivo offerto al credente. Così come è offerta al lettore anche una riflessione sui termini “evento” e “avvenimento”, molto cari a Zannoni che li intende come particolare manifestazione del dono, con la loro forza gratuita e insieme impegnativa, coinvolgente della persona.
Poco si può aggiungere a un libro tanto esteso e tanto intenso. Ma due considerazioni vengono ancora alla mente. In primo luogo il libro avrebbe dato margine, e abbondante, a un taglio personale e interpersonale della materia. L'impostazione ontologica e il suo sviluppo prettamente speculativo sono invece stati ostacoli insormontabili per un commento che richiamasse per sé un certo trattamento autonomo. La seconda si riferisce alla autonomia dell'atto giuridico e del diritto in generale. L'approccio di Zannoni sembra avvicinare l'atto giuridico eccessivamente alla fede, fino al punto di inserirlo in pieno nella virtù teologale. Allora qualche domanda attende un chiarimento. Che fare con le persone che rifiutano la fede? Qual è la situazione del battezzato quando agisce al di fuori della sua opzione di fede? Sparisce il diritto canonico con la crisi di fede?
Zannoni avrebbe una buona risposta notando che la sua speculazione, al di fuori delle vicissitudini temporali, rimane nei limiti dei principi supremi della problematica. Ma allora si dovrebbe richiedere una qualsiasi allusione alle domande proposte, che contribuirebbero in ogni caso ad aumentare l'aspetto prettamente giuridico del volume senza farli perdere il suo innegabile valore dogmatico, teologico e canonico.

(©L'Osservatore Romano 24 gennaio 2013)

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