Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
domenica 6 gennaio 2013
Benedetto XVI: Vescovi siano coraggiosi come agnelli in mezzo ai lupi
Benedetto XVI: Vescovi siano coraggiosi come agnelli in mezzo ai lupi
Città del Vaticano, 6 gen. (LaPresse)
"L'umiltà della fede, del credere insieme con la fede della Chiesa di tutti i tempi, si troverà ripetutamente in conflitto con l'intelligenza dominante di coloro che si attengono a ciò che apparentemente è sicuro. Chi vive e annuncia la fede della Chiesa, in molti punti non è conforme alle opinioni dominanti proprio anche nel nostro tempo".
Lo ha detto papa Benedetto XVI durante la messa dell'Epifania nella basilica di San Pietro, dopo l'ordinazione di quattro nuovi arcivescovi. "L'agnosticismo oggi largamente imperante - ha aggiunto il santo Padre - ha i suoi dogmi ed è estremamente intollerante nei confronti di tutto ciò che lo mette in questione e mette in questione i suoi criteri. Perciò, il coraggio di contraddire gli orientamenti dominanti è oggi particolarmente pressante per un Vescovo". "Egli dev'essere valoroso" e tale valore o fortezza, ha spiegato il pontefice "non consiste nel colpire con violenza, nell'aggressività, ma nel lasciarsi colpire e nel tenere testa ai criteri delle opinioni dominanti. Il coraggio di restare fermamente con la verità è inevitabilmente richiesto a coloro che il Signore manda come agnelli in mezzo ai lupi".
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9 commenti:
Potremmo chiederci come mai l' "agnosticismo" sia oggi "largamente imperante" - troveremmo qualche utile frammento di risposta.
Potremmo chiederci anche come mai i predicatori ossessivi della tolleranza siano "estremamente intolleranti".
È il milionesimo discorso del Santo Padre contro la "dittatura del relativismo" !
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire,caro Andrea,io piuttosto vi ho colto,nella splendida omelia,un accenno abbastanza diretto agli insulti e provocazioni che piovono come grandine sul suo spazio tweet,ne ho letti parecchi e francamente sono di una sconfortante stupidità e vuoto cerebrale preoccupante assai,perchè va bene dissentire e controbattere,ma sarebbe gradito l'uso di una parte, anche infinitesimale, di cervello,ma,ahimé noto solo quello che lo stesso BXVI definisce con un neologismo tutto suo'das nichtige'la nientitudine assoluta,cmq W sempre questo strepitoso oratore.GR2
Mi consenta una chiosa, caro GR2: la "nientitudine" di chi insulta il Papa su Twitter è la versione sbracata della nientitudine falsamente colta del pensiero politicamente corretto.
Se il Papa (e i Vescovi che fanno il proprio dovere, come Egli diceva oggi) è l'UNICO vero bersaglio dei Tolleranti, Egli lo è sia a livello accademico/politico sia a livello mediatico.
Non escludo affatto che alcuni autori di vaff.. pubblicati su internet siano, su altri spazi e in altri momenti, "degnissimi" uomini di grande "levatura".
Buona Festa!
Purtroppo caro GR2 oggi si viene tirati su così. Parte l'input da un'agenzia che decide ciò che è' bene o male in quel che dici e enfatizza la parte che gli serve, distorcendola. I siti titolano e gli internauti partono in massa verso la piazza virtuale con le tastiere iniettate per appenderti a testa in giù" senza saper ripetere in realtà un solo ragionamento che tu hai realmente pronunciato. E questo ultimamente e' stato fatto e viene fatto non solo col Papa ma con altri religiosi, politici, tecnici, chiunque si discosta dai disegni di chi di fatto vuole pilotare le nostre scelte. Una volta era quasi più difficile farlo, si stava piu' da soli a ragionare con se stessi e con gli altri vis a vis, ora si fa parte di gruppi di pensiero sempre più chiusi a ciò che è' alternativo. Provate a leggere i commenti dei giornali online, su ogni sito sono omologati, sul fatto commentano tutti quelli che la pensano in un modo, sul giornale gli opposti, tutti finiscono per darsi ragione a vicenda e nessuno recede o si degna di ascoltare chi dice altro. Nella piazza reale non era così, e la libertà di offesa era più soggetta ai freni inibitori. Più che discussione in rete spesso diventa bullismo virtuale
La grottesca e tragica situazione delle persone che si intruppano per "tribù", dandosi tutte ragione su ciascun sito, caro Passante, è una inevitabile conseguenza delle premesse relativistiche: "Io"(ciascun opinion-leader) tiro fuori la mia stupidaggine del momento, e chi vuole mi segue nel mio delirio.
Lo schema perseguito è quello hegeliano dello "scontro dialettico" (A+ non-A = Verità), anziché quello tomistico dell' Adaequatio rei et intellectus ("proviamo a sintonizzare gli animi sulla lunghezza d'onda del Vero").
Cordialità
Oggi il Papa potrebbe anche non aver parlato, i titoli li abbiamo solo per l'ordinazione di don Georg (e sono sinceramente contenta per lui) e per la presenza di Monti. E se non presenziava era meglio. Lo preferivo da tecnico, forse usava meno il telefonino in chiesa e presenziava più per sentimento e meno per circostanza. E qualche sito ci risparmiava di sbeffeggiare come suo solito l'immagine del Papa e del Vangelo per titolare contro Monti e vagheggiare di croce e compasso. Mi spiace, ma per il compasso non credo la foto del papa scelto sia quella giusta
Per il compasso, cara Gemma, non sarebbe stata adatta l'immagine di alcun Papa. Ma questo Papa, proprio oggi, ha espresso integralmente ciò che sente e vede: un mondo dominato da un agnosticismo dogmatico e aggressivo, frutto della Massoneria.
Il compasso (che fa sparire subito la Croce: questo accade, ad esempio, in tanti edifici sacri contemporanei) è sicuramente accostabile alla mentalità di chi pretende che la Chiesa si sia finalmente "svecchiata" con il Concilio, dopo secoli di oscurantismo. Non sono pochi - anzi..
Molto fastidiose le foto del premier col telefonino.
Se una persona (non importa chi sia) sente l'impellente bisogno di usare il cellulare, ci fa il sacrosanto favore di accomodarsi fuori dalla basilica di San Pietro.
Guardie Svizzere e Gendarmi avrebbero dovuto invitare il premier a spegnere il telefono come sicuramente avrebbero fatto con qualunque altro mortale.
R.
Esistono i mortali, cara Raffaella (compresi i Santi, che sanno bene di avere pochi anni per dare amore a Dio), ed esistono gli Immortali, già entrati nella Gloria Imperitura grazie alla Conoscenza e alle "conoscenze"
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