martedì 1 gennaio 2013

Grande folla in Piazza San Pietro per l'Angelus. Il Papa benedice Taizé e Sant'Egidio. Benedetto XVI: gli operatori di pace sono tanti ma non fanno rumore. Gli auguri all'Italia ed a Napolitano (Izzo)

PAPA: GRANDE FOLLA IN PIAZZA SAN PIETRO, BENEDICE TAIZE' E SANT'EGIDIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 gen.

Una grande folla si e' raccolta in piazza San Pietro per il primo Angelus del 2013. 
I fedeli occupavano anche piazza Pio XII e parte di via Conciliazione, e per questo si puo' stimare che fossero circa 80 mila, grazie anche alla presenza  dei giovani venuti a Roma per il "pellegrinaggio di pace" della Comunita' Ecumenica di Taize' e dei partecipanti alla Marcia per la pace promossa anche quest'anno dalla Comunita' di Sant'Egidio.  
"Rinnovo il mio affettuoso saluto - li ha ringraziati il Papa - ai giovani venuti a Roma per l'Incontro europeo della Comunita' di Taize'. Esprimo la mia spirituale vicinanza alle iniziative ecclesiali in occasione dell'odierna Giornata Mondiale della Pace: penso, in particolare, alla Marcia nazionale che ha avuto luogo ieri sera a Lecce, come pure a quella di stamani qui a Roma, animata dalla Comunita' di Sant'Egidio. Saluto - ha continuato - gli aderenti al Movimento dell'Amore Familiare che stanotte hanno vegliato in preghiera in Piazza San Pietro ed anche a Milano e L’Aquila. 
A tutti ripeto la parola di Gesu': 'Beati gli operatori di pace!'". "A tutti - ha concluso il Pontefice - auguro abbondanza di pace e di bene per ogni giorno del nuovo anno. Sara' un buon anno, se accoglieremo in noi e tra di noi l'amore che Cristo ci ha donato". 

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PAPA: GLI OPERATORI DI PACE SONO TANTI MA NON FANNO RUMORE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 1 gen. 

"Gli operatori di pace sono tanti, ma non fanno rumore. Come il lievito nella pasta, fanno crescere l'umanita' secondo il disegno di Dio". Nell'Angelus di Capodanno il Papa ha voluto rendere omaggio oggi cosi' a "tutti coloro che, giorno per giorno, cercano di vincere il male con il bene, con la forza della verita', con le armi della preghiera e del perdono, con il lavoro onesto e ben fatto, con la ricerca scientifica al servizio della vita, con le opere di misericordia corporale e spirituale".
"Buon anno a tutti. In questo primo giorno del 2013 vorrei far giungere ad ogni uomo e ogni donna del mondo la benedizione di Dio", ha esordito Benedetto XVI prima di ripetere "l'antica formula contenuta nella Sacra Scrittura: 'Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace'".
"Come la luce e il calore del sole sono una benedizione per la terra, cosi' - ha spiegato alla folla che gremiva piazza San Pietro - la luce di Dio lo e' per l'umanita', quando Egli fa brillare su di essa il suo volto. E questo e' avvenuto con la nascita di Gesu' Cristo! Dio ha fatto risplendere per noi il suo volto: all'inizio in modo molto umile, nascosto, a Betlemme soltanto Maria e Giuseppe e alcuni pastori furono testimoni di questa
rivelazione; ma a poco a poco, come il sole che dall'alba giunge al mezzogiorno, la luce di
Cristo e' cresciuta e si e' diffusa ovunque". Infatti, "mediante la Chiesa animata dal suo Spirito", il Signore "ha esteso a tutte le genti il Vangelo della pace".
La missione di Gesu', ha affermato il Pontefice teologo, "e'abbattere il muro dell’inimicizia. E quando, sulle rive del lago di Galilea, Egli proclama le sue 'Beatitudini', tra queste vi e' anche 'beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio'". E da allora l'invocazione "pace agli uomini di buona volonta'" che era stato "il canto degli angeli a Natale" e' diventato "il canto dei cristiani sotto ogni cielo; un canto che dai cuori e dalle labbra passa nei gesti concreti, nelle azioni dell’amore che costruiscono dialogo, comprensione e riconciliazione".
Per questo, ha concluso Papa Ratzinger, "otto giorni dopo il Natale, quando la Chiesa, come la Vergine Madre Maria, mostra al mondo il neonato Gesu', Principe della Pace, celebriamo la Giornata Mondiale della Pace". "In questo primo  Angelus del nuovo anno - ha poi invocato - chiediamo a Maria Santissima, Madre di Dio, che ci benedica, come la mamma benedice i suoi figli che devono partire per un viaggio". "Un nuovo
anno - e' come un viaggio: con la luce e la grazia di Dio, possa essere - ha auspicato infine l'85enne Joseph Ratzinger - un cammino di pace per ogni uomo e ogni famiglia, per ogni Paese e per il mondo intero". 

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PAPA: AUGURI ALL'ITALIA E RINGRAZIA NAPOLITANO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 1 gen. 

"Con gratitudine formulo i migliori auspici al Presidente della Repubblica Italiana e all’intera Nazione, come pure alle altre Autorita' che mi hanno fatto pervenire messaggi augurali".
Lo ha detto il Papa al termine dell'Angelus

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