PAPA: NOMINA MONSIGNOR GIOIA A PEREGRINATIO AD PETRI SEDEM
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 gen.
L'arcivescovo cappuccino Francesco Gioia, 74 anni, e' stato nominato da Benedetto XVI presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem per il prossimo triennio.
La nomina rappresenta un ritorno (Gioia nel 2001 aveva gia' guidato l'organismo vaticano per l'accoglienza dei pellegrini) e conclude una carriera piuttosto altalenante: nel 1990 Giovanni Paolo II lo nomina alla guida della diocesi di Camerino-San Severino Marche, per richiamarlo precipitosamente dalle Marche nel 1993 e sottrarlo a uno scandalo. E cio' all'indomani della sua visita pastorale alla Regione.
Per 8 anni il presule rimase dunque in Curia con un incarico inedito e provvisorio: delegato presso il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
A frenare sue possibili promozioni ci aveva pensato del resto il disdicevole libro "Via col vento in Vaticano" che lo accusava di molte nefandezze.
Calunnie che monsignor Gioia contesto' al prelato presunto autore del libro anonimo con una scenata - rimasta celebre - nei pressi di piazza San Pietro. Poi nel 2001 monsignor Gioia torna in auge come delegato pontificio per le Basiliche di San Paolo fuori le Mura e di Sant'Antonio da Padova, oltre che presidente della peregrinatio. Appena eletto pero' Papa Ratzinger tra le sue prime decisioni nomina un arciprete per la Basilica e lascia a Gioia solo Padova. E l'Apsa assorbe la Peregrinatio lasciando fuori il suo presidente.
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R.
13 commenti:
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R.
Vorrei capire una cosa: l'APSA assorbe la Peregrinatio, e ora viene nuovamente distinta con la nomina di un Presidente? E che Presidente! non misteri della fede, bensì misteri del Vaticano!
Sono curiosa. Non potreste darmi qualche altra informazione su questo vescovo. Di quali nefandezze si parla nel libro?
http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Gioia
Gia' visto ma non c' e' scritto niente di interessante. Ho trovato una faccenda con delle suore e l'avvocato taormina, una rissa a piazza san pietro ma nel libro in questione si parla di "nefandezze" (plurale). Ci deve essere di piu' ma non riesco proprio a trovare circostanziate queste nefandezze in nessun sito.
Un commento anonimo mi ha segnalato il reato di cui fu accusato.
Non avendo trovato riscontro all'affermazione, ho deciso di non pubblicare il testo.
Comunque, e lo dico chiaramente, sono profondamente choccata per questa nomina.
R.
se ti riferisci all'affaire padovano ... ultimo in ordine di tempo ... Se si considerano le sue, come dire, peregrinazioni a partire dal pontificato di Papa GP2sembra quasi sia considerato una patata bollente che si cerca si collocare dove si spera possa farsi notare il meno possibile.
Alessia
Ciao carissimo, l'Anonimo riportava un fatto accaduto a Camerino.
R.
Già, se vero (e ripeto se) è assai poco commendevole visti i guai che ha portato un certo modo di affrontare i problemi.
Alessia
Sta a vedere che Papa e Vaticano sono più in simbiosi di quanto qualcuno vuole ammettere.
Amici (permettetemi dii abusare di questa parola), mi sento esclusa. Gli accenni che fate baluginare aggravano la mia curiosita'.
La perplessità maggiore riguardo a Mons. Gioia è il fatto che questa nomina viene subito dopo l'accusa (formalmente notificatagli e pubblicamente verificabile a livello amministrativo e ancora in fase di indagine a livello penale) di gravi abusi edilizi nella sua funzione di delegato per la basilica di Padova.
Ma quello che mi lascia perplesso più di tutti è questa volontà autolesionista del Vaticano (o quantomeno della Sala Stampa) di fare di tutto per alimentare voci e sospetti.
Era proprio necessario fare questa nomina proprio mentre a Padova Mons. Gioia era nel bel mezzo della bufera? Sembra veramente fatto apposta. Ma soprattutto era così difficile scrivere una riga di chiarimento circa la (presunta) riedificazione di un ente che era stato formalmente soppresso qualche anno fa?
Se questa è la famosa linea di trasparenza della Sala Stampa, mi sembra che non ci siamo proprio e, ripeto, basterebbe una sola riga e un po' di attenzione per evitare di alimentare voci di ogni tipo. Proprio non capisco.
Monsignore parrebbe essersi reso protagonista di una serie di infortuni nel corso della sua carriera, CC, ultimo dei quali a Padova. Quanto ci sia di vero e quanto di inventato o esagerato in tutto questo non è dato di sapere. Presiedere un ente che si occupa di accogliere chi si reca in pellegrinaggio alla Sede di Pietro non mi pare un incarico di grande responsabilità. Tant'è, una mina vagante per capacità di attirare guai è meglio averla sotto gli occhi ...
Concordo con anonimo, una riga di spiegazione da parte della sala stampa sarebbe stata più che opportuna, naturalmente dietro imput della segreteria di stato da cui dipende
Alessia
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