mercoledì 23 gennaio 2013

Il Vaticano contro il traffico di avorio ed i negozi che lo vendono (Izzo)

ELEFANTI: VATICANO CONTRO TRAFFICO AVORIO E NEGOZI CHE LO VENDONO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 nov. 

"Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa tratta molto ampiamente, con l'intero Capitolo X intitolato 'Salvaguardare l'ambiente', la tutela delle specie viventi e della biodiversita'". 
Lo ricorda il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che interviene sul National Geographic dopo che la Sala Stampa Vaticana e' stata inondata da lettere di protesta per una vicenda che coinvolge un vicino negozio di souvenir allocato in edificio extraterritoriale dove sembra che si vendessero oggetti in avorio importati illegalmente.
In merito Lombardi ricorda che "un altro principio che la Chiesa Cattolica certamente sostiene e' quello del rispetto della legalita', e della responsabilita' dei governanti di fare buone leggi per contrastare i crimini e di impegnarsi per farle rispettare. 
Quindi essa vede sempre favorevolmente chi si impegna per norme efficaci per contrastare attivita' criminali e pratiche dannose e illecite, come bracconaggio, contrabbando, commercio illegale". 
"Come e' chiaro - precisa poi il direttore della Sala Stampa - questi sono principi generali che vanno applicati alle diverse situazioni concrete dai membri della Chiesa che vivono nei diversi Paesi e si trovano confrontati con problemi diversi". Ma resta chiara ovunque, chiarisce, la condanna morale e l'invito a proteggere "le specie animali a rischio di estinzione per la violenza e l'aggressivita' umana esercitata per diversi motivi - soprattutto per interessi economici, ma anche per comportamenti irrazionali - sono molte, nelle diverse parti del mondo". 
"Le autorita' ecclesiastiche che servono la Chiesa a livello universale - conclude infine Lombardi - non possono moltiplicare dichiarazioni di carattere particolare per tutti i casi specifici, che riguardano spesso regioni diverse del mondo, ma devono affermare appunto i principi da cui nelle diverse regioni i vescovi o i fedeli nella loro responsabilita' traggono le conseguenze piu' urgenti ed evidenti. In certi paesi, soprattutto in Africa, si trattera' degli elefanti, in altri delle balene o degli squali bianchi, in altri degli animali da pelliccia e cosi' via". 

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1 commento:

Ambrosiano e cattolico ha detto...

E in altre parti si sfruttano embrioni umani!